Le cause della morte di Davide Astori. La ricerca dell’Università di Padova: una malattia silenziosa che spesso non lascia traccia fino alla morte.
Continuano le indagini e le ricerche mediche sulle cause della morte di Davide Astori, capitano della Fiorentina deceduto improvvisamente nella sua camera d’albergo alla vigilia della sfida di Serie A contro l’Udinese. Era il 4 marzo 2018. Le analisi svolte dall’Università di Padova affermano che nel caso di Davide la malattia era difficile da rintracciare. Come il calciatore azzurro, tantissimi sportivi sono affetti da questa patologia che potrebbe essere fatale.
Le cause della morte di Davide Astori
A differenza di quanto spiegato in un primo momento, Davide Astori sarebbe morto a causa di una cardiomiopatia aritmogena, una patologia che colpisce il cuore che comporta malfunzionamenti dell’organo e possibili problemi strutturali.
Davide Astori poteva essere salvato?
L’Università di Padova è stata incaricata dalla Procura di Firenze di rispondere alle domande chiave dell’inchiesta: Davide Astori poteva essere salvato? I sanitari avrebbero potuto rintracciare la malattia nel corso delle analisi e delle visite di routine?
La cardiomiopatia aritmogena, spiega il documento presentato dall’Università di Padova, è una malattia silenziosa e spesso irrintracciabile. Non è insolito che gli esami mostrino tutti i valori del paziente nella norma non facendo scattare nessun tipo di allarme medico. Nel 20% dei casi, recita il documento, la malattia non si manifesta con alcun segno. Purtroppo Davide Astori rientrava con ogni probabilità in quella percentuale.
Le vittime della cardiomiopatia aritmogena
La cardiomiopatia aritmogena ha tragicamente spezzato le vite di Davide Astori, Morosini, Puerta e Dell’Aglio, nuotatore morto improvvisamente in palestra nel corso di un allenamento.